ROAD BOOK TARTUFO RUNNING® 2025
18^ edizione - 5 Ottobre 2025
( In nero : road book tecnico - In verde : cenni storico/culturali )
I percorsi della TARTUFO RUNNING® fanno parte di quel territorio dell'Appennino Tosco-Emiliano che dal 9 Giugno 2015 è stato dichiarato dall' UNESCO “Riserva MAB ” (Man and the Biosphere), un importante riconoscimento che promuove e dimostra una relazione equilibrata fra “L'Uomo e la Biosfera” fra la nostra comunità e gli ecosistemi di questo terrritorio. La Tartufo Running® si snoda nella zona in cui si riproduce il “tuber uncinatum Chaten”, meglio conosciuto come Tartufo Nero di Fragno o tartufo invernale. Questo tipo di tartufo è riconosciuto dalla Comunità Europea e dal Ministro delle Politiche Ambientali, e ne fissa le zone geografiche tipiche di produzione come: la media Val Baganza, la Val Taro e la Val Parma Monte. L'invito è pertanto di godervi i suggestivi paesaggi che andrete ad incontrare e …...gustarvi qualche piatto tipico con il Tartufo Nero di Fragno, presso gli ottimi ristoranti del luogo. La TARTUFO RUNNING® è una corsa in ambiente naturale, su terreno vario di piste e sentieri dove la natura in alcuni punti se ne è riappropriata. Cinque le distanze proposte: 9 Km. (con D+ 450 m.), 17 Km. ( con D+ 1.000 m.), 28 Km. (con D+ 1.560 m.), 43 Km. (con D+ 2.240 m.) e 68 Km. (con D+ 3.620 m.). I percorsi impegnativi, comprendono passaggi su sentieri di montagna con tratti di tipo escursionistico (tipo E) e le condizioni possono essere molto difficili (vento, freddo, nebbia, pioggia o neve), la temperatura può variare da + 20 gradi a – 5 gradi. Pertanto è indispensabile una buona preparazione fisica, un accurato allenamento, una reale capacità d'autonomia personale, una conoscenza della montagna e la massima prudenza. E' vivamente consigliato aver già partecipato ad altri trail meno impegnativi, prima di questa gara. Tutti i percorsi sono segnalati con segnavia triangolari (lati cm. 12) e frecce direzionali giallo riflettente. Sono previsti: N. 1 punto di controllo (PC) sul percorso di 17 Km, N. 3 punti di controllo ( PC ) sul percorso di 28 Km., N. 5 punti di controllo (PC) sul percorso di 43 Km. e N. 6 punti di controllo (PC) sul percorso di 68 Km. Tutti i PC sono presidiati da personale dell'organizzazione. Per attestare il proprio passaggio ogni concorrente dovrà punzonare ad ogni PC.In caso di ritiro il concorrente dovrà obbligatoriamente comunicarlo ad un qualsiasi PC consegnando il pettorale.PARTENZA e ARRIVO :
La partenza per il percorso di 68 km è alle ore 07,00 di domenica 5 Ottobre 2025 - Piazza Europa - Calestano (PR)
La partenza per i percorsi di 17 , 28 e 43 km è alle ore 08,00 di domenica 5 Ottobre 2025 - Piazza Europa - Calestano (PR)
La partenza per il percorso di 9 km è alle ore 09,00 di domenica 5 Ottobre 2025 - BAITA ALPINI - Calestano (PR)
L' arrivo per tutte le distanze è alla Baita degli Alpini distante poche centinaia di metri alla partenza.
Partenza controllata per il primo km. con “lepre locale” attraverso le antiche vie del Borgo di Calestano.Se non siete ancora troppo di corsa, potrete ammirare la struttura urbanistica che è di origine medievale. L'impianto primitivo, probabilmente incentrato su un edificio emergente ora scomparso, è in parte mascherato dal successivo sviluppo edilizio; l'asse principale del borgo correva in direzione Est-Ovest, (Borgo Manone) che percorrete in salita. Dove oggi si trova la strada principale, Via Mazzini, scorreva un tempo il Rio di Sant'Agata, interrato nella prima metà dell' 800. Nella parte inferiore del centro abitato si trovano alcune “corti” chiuse: Corte Rignani e Corte Ortalli, con un cortile selciato su cui guarda un edificio basso con loggiato ad archi abbassati in laterizio e Palazzo Barbieri, che con un loggiato di più ordini si affacciava su una corte ora trasformata in piazzetta. Nella chiesa di San Lorenzo, fonte battesimale in marmo della seconda metà del 500; dipinto di scuola parmigiana del 1600 (Gloria del Paradiso) alcuni pregevoli quadri del XVII secolo; una coppia di acquasantiere (1605); nella terza cappella a destra ricchissima cancellata del 1677; coro ligneo del XVIII secolo.Si arriva sino all'uscita del paese dove potrete subito far selezione sul primo ripido pendio. Breve tratto pianeggiante per raggiungere il borgo di Borsano. Qui si svolta a dx dove inizia una salita costante fra carpini e querce.Prevalentemente nel versante sud è possibile osservare le formazioni spontanee di pino silvestre (Pinus sylvestris). Questi sono il residuo di vaste associazioni vegetali dell'epoca post-glaciale in cui il clima era spiccatamente continentale; il pino silvestre nelle nostre zone appenniniche rappresenta oggi uno dei limiti meridionale dell'areale di indigenato in Italia, rivestendo quindi una straordinaria importanza dal punto di vista botanico e naturalistico, considerato che, secondo alcuni studiosi, rappresenterebbe una varietà ecotipica a sé stante rispetto al pino silvestre dell'areale alpino.Il tracciato vi condurrà prima sul piccolo crinale di Chiastre della Rondinella da dove si gode un'ottima panoramica sulla Val Baganza. Attenzione, scendere prima a sx , imboccando una ripida discesa, prima terrosa e poi sassosa e pericolosa; dopo 300 m. circa svoltare a dx sul ripido sentiero che vi porterà a Ronzano, che lascerete sulla vostra sx (6° km) .Proseguite scendendo a dx sulla strada ghiaiata per raggiungere Ramiano. Qui troverete una fontana prima di passare a lato della Chiesadedicata ai Santi Gervaso e Protasio, (è circondata da un impianto urbanistico antico, tipico dei paesi posti a mezza costa; all'interno una Pala del XVII sec. con l'originale cornice intagliata; Croce astile in argento sbalzato e cesellato del XVII sec.)Davanti alla Chiesa,si trova una fontana e qui vi immetterete su una pista ghiaiata con pendio costante che vi porterà a Predarezzo.PER CHI HA SCELTO DI CIMENTARSI SUL PERCORSO CORTO DI 17 KMappena prima dell' 8° Km, prendere il sentiero a destra, dove una ripida salita vi condurrà alla Capanna ai piedi del Monte Sporno e qui vi ricongiungerete con gli altri percorsi della Tartufo.PER CHI INVECE PROSEGUE SUGLI ALTRI PERCORSI (28 KM - 43 KM - e 68 KM )
in prossimità di Predarezzo, sulla dx vedrete degli appezzamenti con basse recinzioni: sono le tartufaie.In prossimità del 9° km, superata la recinzione di una tartufaia, proseguire diritti abbandonando la strada ghiaiata per un sentiero che con saliscendi, attraverso boschi di roverelle e carpini vi porterà a Vallerano, (13,5° km)dove troverete diverse interessanti costruzioni in località Torre. Arbinella, Fabiola e Casa Bianca. La chiesa dedicata a San Giacomo, di origine medievale, è stata riedificata nel '700.In centro al paese troverete il 1° ristoro. Proseguendo, se adesso vi siete scaldati, inizia la vera salita. Arrivati a Casa Belletti troverete il PC 1 (14° km) (ricordatevi di punzonare) e proseguite diritto. In caso di pioggia il terreno è fangoso e pesante. A seguire un tratto in cui si alternano strappi in salita a brevi pianori in cui riprendere fiato. In prossimità di M.te Milano proseguire per un breve tratto e poi svoltare dopo circa 500 mt a dx. Qui un ripido sentiero vi condurrà sul crinale di M.te Bosso, da dove potrete godere un'ottima panoramica.Se avete fortuna, vedere volteggiare l'aquila reale. Una coppia ha infatti nidificato e procreato a poca distanza, precisamente a Casarola.Scesi dal crinale, (km 17) prima un tratto su carraia vi porterà all'inizio di un'impegnativa salita D+ 320 mt che vi condurrà prima sul Monte Fornicara e poi sul Monte Sporno. (km 21) Facile è l'incontro con caprioli, volpi e tassi. Molto impegnativo l'ultimo tratto, quando inizia la ripida salita su sassaia. Giunti alla sommità, dove c'è il monumento degli Alpini, prendetevi un secondo per ammirare, da questa splendida terrazza, l'intera Pianura Padana, sino alle Alpi e ricordatevi di punzonare il CP 2 . (km 21).Dopo la ripida discesa, sempre su sassaia, che diventa particolarmente viscida e pericolosa in caso di pioggia o neve, all'altezza della capanna rifugio,DOVE SI RICONGIUNGONO COLORO CHE PARTECIPANO ALLA 17 Km.girare a sx, dove dopo 1,8 km. arriverete al PC 3 (km 23 )Ristoro N. 2 e CANCELLO ORARIO. (23°km). Chi arriva prima delle ore 11:00 può scegliere se salire a sx per il percorso di 68 km , oppure dopo le 12:00 per i concorrenti della 43 km che sono partiti un'ora dopa (se iscritti per tali percorsi) oppure scendere a dx per il percorso corto di 28 km. Chi transita dopo le ore 11:00 (se partiti alle 07:00 ) oppure dopo le 12:00 (se partiti alle 08:00) proseguirà obbligatoriamente sul percorso corto, dove sarà classificato senza alcuna penalità. I concorrenti della 17 km devono scendere obbligatoriamente a destra come quelli della 28 kmPER CHI PROSEGUE A DX SUL PERCORSO CORTO DI 28 KM e 17 KM
Il più è fatto: ancora una breve salita e poi tutta discesa; prima la pista ghiaiata della Costa del Castellaro con una bella veduta sulla sottostante vallata del Moneglia e poi giunti al bivio, sulla strada ghiaiata, girare a dx e proseguire sulla carraia a volte terrosa, a volte rocciosa che vi porta all' Oratorio di Iano,costruito nel 1630 probabilmente ove sorgeva un precedente edificio sacro fin dal 1230. Di linea elegante con pietre squadrate agli angoli, rosone centrale e campanile quadrato con quattro monofore. Nei pressi anche un'interessante casa torre e edifici di interesse storico.Attenzione all'attraversamento stradale (25°km.) dove il traffico è aperto, (seguire le indicazioni dei segnalatori), e una volta scesi nel greto del Moneglia, costeggiarlo e attraversarlo proseguendo sino alle recinzione della prima casa di Calestano. Prendere a sx la carraia che salendo costeggia prima le recinzioni e poi sbucati sull'asfalto scendere 150 mt. poi girare a sx e vedrete “l'Arco di Trionfo” davanti alla Baita del Alpini. Potete fermarvi, siete arrivati.Bravi e complimenti.(IN CASO DI RITIRO AVVERTIRE L'ORGANIZZAZIONE E RICONSEGNARE IL PETTORALE)PER CHI PROSEGUE A SX SUI PERCORSI LUNGHI DI 43 e 68 KM
Proseguite sullo sterrato in salita e lasciato alle spalle il bosco di latifoglie vi troverete immersi in un bosco di conifere ad alto fusto; non siete sulle Alpi, ma ancora sull'Appennino.Frequenti in questa zona gli incontri con famiglie di cinghiali; vedrete infatti le loro numerose “raspate” con zolle sollevate alla ricerca di cibo.In discesa raggiungete Passo Fragno (26° km.) (attenzione all'attraversamento stradale con traffico aperto ) e proseguite diritto sulla carrabile spartiacque da dove potete ammirare a sx la Val Parma e a dx l'Alta Val Baganza. Arrivati a Case Lombatti, sulla strada asfaltata, prendere prima a sx e dopo circa 200 mt, abbandonare l'asfalto e svoltare a dx nella carraia (qui in basso a dx c'è la sorgente di Signatico con ottima acqua fresca) Al 31° km troverete un bivio opportunamente segnalato; svoltando a sinistra si procede sul percorso di 68 km, mentre proseguendo diritto si prende il percorso di 43 km che si ricongiunge con il percorso più lungo in corrispondenza del ristoro in località Ginepro.Per i concorrenti della 68 km è previsto un secondo CANCELLO ORARIO al Km 31 (bivio 43 Km ) dopo 5h.20' dalla partenza (velocità 5,7 km/h media 10 minuti/32 sec/km) (CHIUDE ALLE ORE 12,20)
Tutti gli atleti che transiteranno a questo cancello dopo la chiusura dovranno obbligatoriamente proseguire sul percorso dei 43 Km dove verranno classificati senza alcuna penalità
PER CHI PROSEGUE A SX SUL PERCORSO DI 68 KM
arriverete in località "il Corno" (32°km) dove sorge un vecchio edificio in pietra, tutto ristrutturato. Qui la pista diventa bella, con ghiaietto fine: percorretela per circa 500 mt. poi svoltate a sx, proseguendo sulla pista che vi porta ai piedi del Montagnana. Passato il cancelletto vi aspetta l'ultimo strappo per arrivare alla Cappelletta, il punto più alto della corsa, (mt 1305) dove è posizionato il ristoro N.3 ed il PC 4 (km 34) (ricordatevi di punzonare).In caso di cattivo tempo le condizioni possono essere veramente difficili, vento, freddo, nebbia, pioggia e neve. Si scende zig-zagando nel magnifico e variegato bosco di faggi sino a Costa Avana (km. 36). Qui svoltando a sinistra inizia una serie di sentieri di un bellezza unica, carichi di storia e di significati. Dopo un tratto leggermente ondulato e veloce, subito dopo le abitazioni in sasso di Casarola, ci si addentra in una stretta valle. Una salita costante conduce sul crinale a metà strada fra il M.te Montagnana ed il M.te Cavalcalupo. Si svolta a destra e dopo circa 600 metri ed una leggera salita, ancora a destra seguendo il sentiero che si addentra in un magnifico bosco di cerri, carpini e faggi. Proseguendo, alcuni sentieri CAI condurranno prima a Piovolo e poi al Colnello, dove lasciando la pista ghiaiata e scendendo a destra , dopo una lunga e veloce discesa passerete a lato di una parete verticale di natura conglomeratica: è il "Dente del Gigante".Qui inizia la "Via degli Scalpellinni" che collega gli opposti versanti della Val Baganza, ripercorrendo il tracciato seguito fino agli anni '50 dagli scalpellini locali per raggiungere i luoghi di estrazione della pietra, disseminati lungo la dorsaleSubito dopo entrerete nel piccolo villaggio di Chiastre che attraverserete sino a raggiungere la strada sottostante (km 45) All'uscita di Chiastre, fate molta attenzione all'attraversamento stradale, siate molto prudenti ed attenti in quanto il traffico è apertoSubito dopo l'attraversamento troverete una fontana e proseguendo sulla pista ghiaiata principale, sempre in discesa, passerete a fianco dei "Salti del Diavolo", una spettacolare formazione sedimentaria di età cretacica (80-82 milioni di anni) . Un allineamento di strette guglie e pareti rocciose che emergono in modo brusco ed improvviso per alcune decine di metri rispetto al terreno circostante, sino a raggiungere il greto del Torrente Baganza, (47° km ) che attraverserete sul nuovo "Ponte del Diavolo" recentemente ricostruito dopo l'alluvione del 2014 che l'aveva distrutto. Dopo una ripida salita, in prossimità dell'abitato di Cassio, svoltare a destra dove la "Via degli Scalpellini" si innesta sulla "Via Francigena" un 'asse escursionistica di rilevanza Europea che ricalca l'omonima strada utilizzata nel Medioevo dai pellegrini provenienti dall'Inghilterra e dalla Francia per raggiungere Roma.Proseguendo sulla Via Francigena , (senza mai salire sulla sovrastante Strada Statale della Cisa, pena la squalifica ) una volta arrivati al villaggio della “Villa” proprio in corrispondenza della fontana, svoltare a destra e ricordatevi di punzonare al PC 5 (51°km) dove è posizionato anche il ristoro N. 4
Qui inizia un magnifico sentiero ciotolato, dove in alcuni tratti è ancora visibile la canalina di raccolta dell'acqua al centro, utilizzato un tempo dai contadini per portare i loro carri di grano al vecchio Mulino di Ravarano situato sulla sponda del sottostante Torrente Baganza. Un sentiero ormai in disuso e di una bellezza unica, delimitato per lunghi tratti da muretti di sassi posati a secco, assemblati e levigati con una precisione che lascia intuire quanto era grande l'arte di questi “Mastri Scalpellini “
Arrivati nuovamente sul greto del Baganza, guadando il torrente si risale verso il piccolo paese di Ravarano, sovrastato dall'omino Castello. L'edificio fortificato, il cui nucleo originario fu costruito intorno all'anno 1.000 è collocato in posizione dominante sulla valle.
All'uscita di Ravarano , fate molta attenzione all'attraversamento stradale, siate molto prudenti ed attenti in quanto il traffico è aperto
Proseguendo sempre sulla salita costante ed impegnativa, per la fatica che comincia a farsi sentire, arriverete in località Margolese.
Sbucati sulla strada asfaltata girate a dx e dopo circa 1 km abbandonare la strada e svoltate a sx , dopo circa 500 metri una ripida salita vi porterà in località Ginepro
DOVE I PERCORSI DI 43 km e 68 km SI RICONGIUNGONO
Di fronte, ma dall'altra parte della vallata vedrete Canesano che raggiungerete percorrendo il sentiero, con saliscendi ma all'incirca sulla stessa curva di livello, passando prima poco sotto la Fonte di San Giovanni e poi nella zona detta “Brugnara”, dove le numerose sorgive assicurano un po' di fango tutto l'anno. In caso di pioggia il terreno è particolarmente scivoloso e pesante. Un km prima di Canesano troverete un rubinetto d'acqua sulla casetta di un pozzo sulla dx, poi un'altra fontana con vascone in paese.
All'uscita della carraia ghiaiata, a Canesano, (ricordatevi di punzonare il PC N. 6 al km 62 per il percorso di 68 km e al km. 37 per il percorso di 43 km)
Qui al PC 6 terzo ed ultimo CANCELLO ORARIO a 11h20' dalla partenza (CHIUDE ALLE ORE 18:20). Chi transita dopo tale orario dovrà abbandonare e riconsegnare il pettorale al personale dell'organizzazione. Un servizio navetta, provvederà a riportarvi in zona arrivo a Calestano davanti alla Baita degli Alpini.
proseguire e svoltare prima a dx e dopo due tornanti, all'altezza della Chiesetta, prendere a sx la carraia che vi porterà alla Piana del Lago (non cercate il lago perchè non c'è). Se riuscite a far girare le gambe potrete gustare la lunga e bella discesa lungo il crinale che sovrasta il torrente Moneglia.
Proseguire sul crinale sino alle prime recinzioni delle case di Calestano e poi sbucati sull'asfalto scendere 150 mt. poi girare a sx e vedrete “l'Arco di Trionfo” davanti alla Baita del Alpini. Potete fermarvi, siete arrivati.
Bravi e complimenti.
IL TEMPO LIMITE PREVISTO PER LA 68 KM. E' 12 ,30 ORE
(velocità media 5,7 km/h, cioè 10 minuti e 35 secondi al km.)
IL TEMPO LIMITE PREVISTO PER LA 43 KM. E' 11 ORE
(velocità media 3,9 km/h, cioè 15 minuti e 20 secondi al km. )